Disforia di genere

Se una persona vive una marcata incongruenza tra il genere assegnato alla nascita e quello vissuto
La Disforia di Genere è una condizione in cui una persona vive una marcata incongruenza tra il genere assegnato alla nascita e il genere vissuto o percepito. Questo disturbo si manifesta quando il genere assegnato non corrisponde al modo in cui una persona si sente interiormente, generando un forte disagio emotivo e psicologico. Le persone con Disforia di Genere possono provare un intenso desiderio di vivere e di essere accettate come membri del genere opposto o come appartenenti a un genere alternativo diverso da quello assegnato.

Che cos'è?

La Disforia di Genere è una condizione in cui una persona vive una marcata incongruenza tra il genere assegnato alla nascita e il genere vissuto o percepito. Questo disturbo si manifesta quando il genere assegnato non corrisponde al modo in cui una persona si sente interiormente, generando un forte disagio emotivo e psicologico. Le persone con Disforia di Genere possono provare un intenso desiderio di vivere e di essere accettate come membri del genere opposto o come appartenenti a un genere alternativo diverso da quello assegnato.

Le persone con Disforia di Genere spesso sperimentano un profondo disagio nei confronti delle loro caratteristiche sessuali, desiderando modificare o eliminare tali caratteristiche per allinearsi meglio con il loro genere vissuto. Questo disagio può manifestarsi già durante l'infanzia o svilupparsi in età adulta. La condizione può influire negativamente sulla vita quotidiana, causando problemi significativi in ambito sociale, scolastico, lavorativo e nelle relazioni interpersonali.

Quali sono i criteri diagnostici?

A. Una marcata incongruenza tra il genere vissuto/espresso e il genere assegnato, di durata di almeno 6 mesi, come manifestato da almeno sei dei seguenti criteri (uno dei quali deve essere il Criterio A1):
Un forte desiderio di essere del genere opposto o un'insistenza nel sostenere di essere del genere opposto (o di un genere alternativo diverso da quello assegnato).
Nei ragazzi (genere assegnato), una forte preferenza per il travestimento o per l'imitazione dell'abbigliamento femminile; o nelle ragazze (genere assegnato), una forte preferenza per indossare solo abbigliamento tipicamente maschile e una forte resistenza a indossare abbigliamento tipicamente femminile.
Una forte preferenza per ruoli di genere opposto nel gioco di fantasia o nei giochi di finzione.
Una forte preferenza per i giocattoli, i giochi o le attività tipicamente utilizzati o praticati dal genere opposto.
Una forte preferenza per compagni di gioco del genere opposto.
Nei ragazzi (genere assegnato), un forte rifiuto di giocattoli, giochi e attività tipicamente maschili e una forte avversione per i giochi vivaci e turbolenti; o nelle ragazze (genere assegnato), un forte rifiuto di giocattoli, giochi e attività tipicamente femminili.
Una forte avversione per la propria anatomia sessuale.
Un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie che corrispondono al genere vissuto.

B. La condizione è associata a un disagio clinicamente significativo o a una compromissione in ambito sociale, scolastico o in altre aree importanti del funzionamento.
Specifica se:
Con un disturbo/differenza dello sviluppo sessuale (ad esempio, un disturbo congenito adrenogenitale come l'iperplasia surrenalica congenita E25.0 o la sindrome di insensibilità agli androgeni E34.50).
Nota di codifica: Codificare sia il disturbo/differenza dello sviluppo sessuale sia la disforia di genere.

Disforia di genere in adolescenti e adulti

A. Una marcata incongruenza tra il genere vissuto/espresso e il genere assegnato, di durata di almeno 6 mesi, come manifestato da almeno due dei seguenti criteri:

Una marcata incongruenza tra il genere vissuto/espresso e le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie (o, nei giovani adolescenti, le caratteristiche sessuali secondarie previste).
Un forte desiderio di liberarsi delle proprie caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie a causa di una marcata incongruenza con il proprio genere vissuto/espresso (o, nei giovani adolescenti, un desiderio di prevenire lo sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie previste).
Un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie del genere opposto.
Un forte desiderio di essere del genere opposto (o di un genere alternativo diverso da quello assegnato).
Un forte desiderio di essere trattati come il genere opposto (o come un genere alternativo diverso da quello assegnato).
Una forte convinzione di avere i sentimenti e le reazioni tipiche del genere opposto (o di un genere alternativo diverso da quello assegnato).

B. La condizione è associata a un disagio clinicamente significativo o a una compromissione in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti del funzionamento.
Specifica se:
Con un disturbo/differenza dello sviluppo sessuale (ad esempio, un disturbo congenito adrenogenitale come l'iperplasia surrenalica congenita E25.0 o la sindrome di insensibilità agli androgeni E34.50).
Nota di codifica: Codificare sia il disturbo/differenza dello sviluppo sessuale sia la disforia di genere.

Specifica se:
Post-transizione: L'individuo è passato a vivere a tempo pieno nel genere vissuto (con o senza la legalizzazione del cambio di genere) e ha subito (o si sta preparando a subire) almeno una procedura medica di affermazione di genere o un regime di trattamento, vale a dire trattamento ormonale di affermazione di genere o intervento di riassegnazione del genere che conferma il genere vissuto (ad esempio, intervento di aumento del seno e/o vulvovaginoplastica in un individuo assegnato maschio alla nascita; chirurgia toracica transmascolina e/o falloplastica o metoidioplastica in un individuo assegnato femmina alla nascita).

Quali sono i possibili trattamenti?

Il trattamento della Disforia di Genere si basa su un approccio multidisciplinare che tiene conto delle esigenze fisiche, emotive e sociali della persona. È fondamentale che il percorso terapeutico sia personalizzato e rispetti l’identità di genere del paziente, creando un ambiente sicuro e supportivo.

Il supporto psicologico è una componente centrale del trattamento. La terapia può aiutare il paziente a esplorare la propria identità di genere, affrontare il disagio legato alla disforia e sviluppare strategie per migliorare il benessere emotivo e relazionale. Nei casi in cui vi sia un marcato disagio, il supporto psicoterapeutico può essere utile per ridurre l'ansia e migliorare la qualità della vita.

Per alcune persone, la transizione sociale e/o medica può essere un passo molto delicato. Il supporto da parte di un team medico esperto è essenziale per guidare il paziente attraverso eventuali procedure mediche o interventi di affermazione di genere, inclusi trattamenti ormonali o interventi chirurgici, se desiderati. È importante che queste scelte siano fatte in maniera consapevole e in collaborazione con professionisti qualificati.

Infine, un trattamento efficace per la Disforia di Genere include un forte supporto sociale e familiare. La comprensione e l’accettazione da parte di familiari, amici e colleghi può fare una grande differenza nel processo di transizione e nella gestione del disagio.

Con il giusto supporto e trattamento, molte persone con Disforia di Genere possono vivere in armonia con la propria identità di genere e migliorare significativamente la propria qualità di vita.

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Psichiatri

Lo psichiatra è un medico specializzato nella salute mentale, che ha conseguito una laurea in medicina seguita da una specializzazione di quattro anni in psichiatria. Grazie a questa formazione, è in grado di comprendere e trattare le complesse interazioni tra aspetti biologici, psicologici e sociali che influenzano il benessere fisico e mentale.

Gli psichiatri si occupano di prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie mentali. Utilizzano una combinazione di terapie, principalmente il trattamento farmacologico, ma possono anche integrare il loro approccio con la psicoterapia o collaborare con altri professionisti per favorire il miglioramento clinico e il recupero funzionale del cliente.

Gli psichiatri svolgono anche un ruolo importante nella gestione di quadri clinici più consolidati, lavorando per stabilizzare i sintomi, ridurre la probabilità di ricadute e migliorare la qualità di vita delle persone.

Psicologi

Lo psicologo è un professionista che ha completato un percorso di studi di cinque anni in psicologia. Alcuni psicologi scelgono di proseguire la loro formazione con una specializzazione di quattro anni in psicoterapia, acquisendo competenze più approfondite sulla salute mentale.

La psicoterapia è un intervento clinico mirato, basato sull’applicazione consapevole e intenzionale di metodologie cliniche e principi psicologici consolidati. L’obiettivo è aiutare le persone a esplorare e comprendere i propri pensieri, emozioni e comportamenti, favorendo il loro benessere emotivo e psicologico, secondo gli obiettivi che il cliente stesso desidera perseguire. Attraverso la psicoterapia, si alleviano i sintomi, si migliora la qualità della vita e si promuovono relazioni appaganti e soddisfacenti, tramite a una collaborazione attiva tra cliente e psicoterapeuta.

Per garantire un più alto livello di competenza, tutti gli psicologi che lavorano su KoneKta sono specializzati o si stanno specializzando in psicoterapia.

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La prima visita è una consulenza online durante la quale il professionista e il paziente si conoscono, discutono del motivo della richiesta e stabiliscono insieme un percorso di cura personalizzato. Il primo colloquio/prima visita non rappresenta una mera raccolta anamnestica, ma è parte integrante del percorso di cura. Durante questa consulenza, si decide se proseguire con le visite/sedute di psicoterapia in modalità online o in presenza. 

Il primo colloquio/prima visita non è gratuito ma ha un costo che può variare in base al professionista e al tipo di consulenza. L’onorario del professionista è consultabile sulla piattaforma nella sezione dedicata al momento della prenotazione.

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No, solo la prima consulenza viene effettuata in modalità online. La modalità di proseguimento delle visite/sedute di psicoterapia sarà concordata insieme al professionista durante la prima consulenza e potrà essere in modalità online o in presenza nello studio del professionista.

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No, non è necessaria una prescrizione medica per prenotare una consulenza. Il primo colloquio/prima visita e le sedute di psicoterapia/visite di controllo specialistiche erogate dai professionisti del nostro network sono prestazioni sanitarie effettuate in regime libero-professionale e, come tali, possono essere scaricate fiscalmente al pari di altre prestazioni sanitarie.